Relazione d’Amore

Lettera ai Romani

 

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Romani 10:1-4

10 Fratelli, il desiderio del mio cuore e la preghiera che rivolgo a Dio per Israele è per la sua salvezza.

Rendo loro testimonianza infatti che hanno lo zelo per Dio, ma non secondo conoscenza.

Poiché ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria giustizia non si sono sottoposti alla giustizia di Dio

perché il fine della legge è Cristo, per la giustificazione di ognuno che crede.

 

Il più grande desiderio di Paolo è la salvezza del popolo Israele, il suo popolo, nonostante venisse da loro maltrattato!

Paolo si rendeva conto che Israele era molto zelante e aveva entusiasmo per le cose di Dio, MA non aveva compreso il modo in cui dovevano adorare Dio… il tipo di adorazione che Dio voleva da loro.

Essi, infatti, cercavano la propria giustizia nel seguire le regole, e non si sottomettevano alla giustizia di Dio. Israele rifiutava la via offerta da Dio per la salvezza, non comprendeva lo scopo della legge, non comprendeva che la via era Gesù. (vedi anche, “La Legge è lo Specchio“)

Israele non aveva compreso il tipo di relazione che Dio voleva da loro… non si trattava, infatti, di una relazione di tipo legalistico, cioè di sforzarsi di seguire il meglio possibile le regole, MA di amore. Egli voleva essere Dio nel loro cuore e nella loro mente. Egli voleva essere al centro della loro vita. Cercava cuori umili e gentili.

Gesù era la via per la salvezza che Dio offriva, ma loro la cercavano con il loro lavoro, con le proprie opere.

 

Osservazione:

Con la parola “salvezza” s’intende sia giustificazione sia liberazione dall’ira di Dio.

L’ira di Dio non è solo nel giorno del giudizio, è anche ora. Israele era sotto l’ira di Dio in conseguenza del loro rifiuto a Dio, del non riconoscere Dio nella loro vita, del cercare e vivere secondo la loro giustizia, e così facendo adorando idoli e producendo morte nella loro vita: orgoglio, ipocrisia, falsità, invidia, arroganza…

 

Anche oggi, molte forme di religione sono così, legalistiche, cercano di piacere a Dio con le proprie opere e seguendo e mettendo ancora più regole. Ma Dio vuole il nostro cuore, vuole che diamo la nostra vita a Lui. Vuole che riceviamo il Suo dono d’amore attraverso il sacrificio di Gesù… l’unica via per ottenere la salvezza è Gesù!

 

Vedi anche “Cosa significa adorare il Signore

 

 

 

 

 

 

Come ami?

Lettera ai Romani

 

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Romani 9:1-5

Io dico la verità in Cristo, non mento, perché me lo attesta la mia coscienza nello Spirito Santo;

ho grande tristezza e continuo dolore nel mio cuore.

Infatti desidererei essere io stesso anatema e separato da Cristo per i miei fratelli, miei parenti secondo la carne,

che sono Israeliti, dei quali sono l’adozione, la gloria, i patti, la promulgazione della legge, il servizio divino e le promesse;

dei quali sono i padri e dai quali proviene secondo la carne il Cristo che è sopra tutte le cose Dio, benedetto in eterno. Amen.

 

L’amore che l’apostolo Paolo ha per il suo popolo è un amore sopranaturale (stesso per Mosè, Esodo 32:32).

Occorre ricordare e considerare che Paolo, ovunque andasse a predicare il Vangelo, era maltrattato, insultato e imprigionato dal suo popolo! Questo è l’amore che Gesù ha per noi; è l’amore di Dio verso il mio prossimo.

Come amo io? Per chi o cosa vivo?

 

Gesù, in Matteo 5:44-45, dice

Ma io vi dico: Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano,

affinché siate figli del Padre vostro, che è nei cieli

 

Amo chi mi maltratta, perseguita e odia? Ahi! Ouch!

Non facile da mettere in pratica!

 

L’apostolo Paolo amava il suo popolo con lo stesso amore di Gesù, anche se era maltrattato e perseguitato. Il suo più grande desiderio era il bene degli altri… la salvezza del suo popolo.

Come amo io? Qual è il mio desiderio?

Quello che distingue il vero credente da chi si dice cristiano, è l’amore verso i propri nemici, per l’amore di Gesù che vive in lui (lei).

La Parola in Efesini 6:12-13 dice

 poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.”

La nostra guerra non è tra carne e sangue, la vera battaglia non è contro la persona che ci maltratta, ma contro satana.

Gesù ci insegna la strategia che dobbiamo seguire:

Amare i nostri nemici, BENEDIRE coloro che ci maledicono, FARE DEL BENE a coloro che ci odiano, e PREGARE per coloro che ci maltrattano.

Quando siamo tentati di odiare chi ci maltratta, preghiamo per il bene di quella persona invece! Quella persona può anche non cambiare, ma noi di sicuro sì… troveremo pace, e avremo amore per loro. Questo, infatti, è possibile solo se lasciamo che lo Spirito Santo lavori nel nostro cuore.

E se siamo tentati di “sparlare” del nostro prossimo, preghiamo per quella persona invece! Il Signore vuole che noi abbiamo il Suo cuore per gli altri.

Non diciamo “pace, fratello” se non abbiamo pace con lui… non comportiamoci da ipocriti! M’importa davvero di quella persona? Lo amo davvero come un fratello in Cristo? Abbiamo a cuore il suo bene?

Come ami?

 

 

Giustificata, Riconciliata,Trasformata

Lettera ai Romani

 riconciliata

 

Romani 5:6-11

Perché, mentre eravamo ancora senza forza, Cristo a suo tempo è morto per gli empi.

Difficilmente infatti qualcuno muore per un giusto; forse qualcuno ardirebbe morire per un uomo dabbene.

Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

Molto più dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di Lui.

10 Infatti, se mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del suo Figlio, molto più ora, che siamo stati riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.

11 E non solo, ma anche ci vantiamo in Dio per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, tramite il quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

 

 

Dio ti ama!

La Parola oggi ci parla della natura dell’amore di Dio: Dio ci amava anche quando noi eravamo nel peccato, quando noi eravamo ostili e contro Dio. Egli ci ha amato così tanto da mandare Suo Figlio Gesù a morire per i nostri peccati – i miei, e i tuoi –  quando noi eravamo ancora nemici di Dio, ribelli davanti a Dio.

…….quando eravamo ancora senza forza : senza Gesù non ho il potere di superare, sconfiggere, vincere il peccato! Abbiamo bisogno di Gesù!

Dio ci ama così come siamo, ma ci ama troppo per lasciarci così come siamo….

Colui che ha cominciato un’opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.” – Filippesi 1:6

Se quando ero ancora nemica di Dio, Gesù è morto per i miei peccati, giustificandomi e riconciliandomi al Padre attraverso il suo sangue, la morte di croce, quanto più ora che sono giustificata e riconciliata al Padre (quindi non più nemica ma figlia), la vita di Gesù che è in me mi libera dalla schiavitù del peccato.

L’amore di Dio è tale da non solo volermi giustificare, ma anche trasformare, cambiare e guarire affinché la mia vita non abbia più frutti di morte ma sia ricca di frutti di giustizia (frutti dello Spirito Santo). In Gesù ho la potenza di vincere il peccato!

Attraverso il sacrificio di Gesù siamo ora in comunione con il Padre, in pace con Dio, e siamo chiamati figli e amici di Dio; questo è il nostro vanto!

L’amore di Dio è tale da non solo volermi salvare,a ma anche trasformare e guarire.

 

 

Su cosa si basa la tua relazione con Dio?

Lettera ai Romani 

 

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Romani 4:13-15

13 Infatti la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abrahamo e alla sua progenie mediante la legge, ma attraverso la giustizia della fede.

14 Poiché se sono eredi quelli che sono della legge, la fede è resa vana e la promessa è annullata,

15 perché la legge produce ira; infatti dove non c’è legge, non vi è neppure trasgressione.

 

C’è promessa laddove c’è fede, altrimenti sarebbe un contratto, un’obbligazione!

Le promesse di Dio richiedono la fede.

Se si diventasse eredi tramite la legge, la fede non servirebbe a nulla, e le promesse di Dio non avrebbero senso.

 

La relazione con Dio non è una di legge e obbligazione, ma una di promesse e fede; è una relazione di amore!

 

Su cosa si basa la tua relazione con Dio?

Si basa su dei rituali, su delle tradizioni…..su degli obblighi?

O si basa sull’amore per Dio per Chi Dio è… per il Suo amore per te, per le Sue promesse?

Abbiamo appena celebrato la Pasqua… una tradizione, una routine? O la vittoria di Gesù nella tua vita?

Gesù è Risorto ed è VIVO. La tua è una fede morta… si basa cioè sui tuoi sforzi, le tue opere e il seguire delle regole, o è una fede che scaturisce dal fatto che Gesù vive in te?

 

 

 

Lettera Ai Romani – Un Messaggio di Grazia

INTRODUZIONE

Dopo un po’ di assenza, eccomi qui a condividere con te come la Parola mi sta edificando ed insegnando attraverso lo studio della Lettera ai Romani.

Questo è uno dei miei libri preferiti nella Bibbia, attraverso questo libro, infatti, Dio ha riformato le mie fondamenta all’inizio del mio cammino con Gesù, rivelandomi il Suo piano di salvezza, il significato della Sua grazia, e come entrare in una relazione vivente con Lui. Attraverso questo libro, scritto dall’apostolo Paolo ai nostri antenati, alla prima comunità di credenti a Roma, Il Signore ha iniziato ha cambiare il modo in cui vedevo le cose e me stessa, il mio modo sbagliato di pensare, a trasformare e guarire la mia vita. Una delle bugie sulle quali ero cresciuta e stavo costruendo la mia vita era ad esempio il fatto di credermi non brava abbastanza e non meritevole, e questo aveva prodotto in me un gran senso di colpa, di vergogna….mi sentivo e  mi consideravo peggiore degli altri! Ma Dio, mi ha consolata e guarita attraverso la verità della Sua Parola, dicendomi: “Erica, tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio!” – Romani 3:23. Attraverso questo passo della Bibbia, L’Eterno ha parlato al mio cuore dicendomi che non ero solo io a sbagliare, che non ero peggiore di tutti gli altri, ma che tutti cadono in una cosa o in un’altra….che noi da soli, nonostante tutti gli sforzi che possiamo fare, siamo comunque privi della gloria di Dio….abbiamo bisogno di Gesù!

Mediante questo libro sono cresciuta in quelle che sono le verità fondamentali del cammino di fede, tra cui il concetto che sono perdonata per grazia di Dio.

Ed ora, ristudiando e meditando nuovamente questo libro da credente più matura, Dio mi sta crescendo ancora più profondamente in quelli che sono i concetti base della fede, nella conoscenza di Lui, del Suo amore per me, delle Sue promesse, nelle ricchezze che ho in Lui….dei Suoi propositi per la mia vita!

Inizierò questo viaggio con te nella Parola si Dio a partire dalla prossima settimana con un post a settimana, condividendo con te il mio studio e meditazione di questa bellissima lettera. Prepara quindi una tazza di caffè, tisana o di cioccolato caldo, accomodati nel tuo spazio privato preferito, apri insieme a me la Bibbia alla Lettera ai Romani, e gustati questo momento fantastico alla presenza del Padre! Che Dio ti Benedica!